Giurisprudenza settore civile

Consenso del minore e dichiarazione giudiziale di paternità-Cass. Civ., Sez. I, ord. 5 agosto 2024 n. 21979.

In tema di dichiarazione giudiziale della paternità e della maternità naturale, il consenso del figlio che ha compiuto l’età di quattordici anni, necessario ex art. 273 c.c. per promuovere o proseguire validamente l’azione, è configurabile come un requisito del diritto di azione, integrativo della legittimazione ad agire del genitore, quale sostituto processuale del figlio minorenne, la cui […]

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Conflitto di interessi tra avvocati e tutela dei minori – Cassazione civile sez. un. – 26/07/2024, n. 20881.

In linea generale deve ribadirsi che nei rapporti tra avvocato e cliente, la nozione di conflitto di interessi, ai sensi e per gli effetti dell’art. 24 del vigente codice deontologico forense (già art.37 del codice deontologico forense approvato dal CNF in data 17 aprile 1996) non va riferita, restrittivamente, alla sola ipotesi in cui l’avvocato

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Sul diritto al cognome del figlio nato fuori dal matrimonio e riconosciuto tardivamente -Cassazione civile sez. I, 05/06/2024, n.15654.

La Corte Costituzionale con la sentenza n. 131 del 2002 si è pronunciata in relazione alla fattispecie disciplinata dal primo comma dell’art. 262 c.c., riguardante il riconoscimento del figlio effettuato contemporaneamente dai genitori non coniugati, e ne ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 262, comma 1, c.c., nella parte in cui prevede, con riguardo all’ipotesi del

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Temporanea assegnazione in altra sede del dipendente pubblico con figli finoa tre anni di età – Corte Cost. Sent. 04 giugno 2024, n. 99.

È stata dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo 42˗bis, c. 1, d.lgs. n.151/2001 (T.U. tutela e sostegno della maternità e della paternità) nella parte in cui prevede che il trasferimento temporaneo del dipendente pubblico, con figli minori fino a 3 anni di età, possa essere disposto «ad una sede di servizio ubicata nella stessa provincia o regione

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Scelta della scuola, prevale la volontà del minore – Cassazione civile sez. I,16/05/2024, n.13570

Il contrasto insorto tra genitori legalmente separati, entrambi esercenti la responsabilità genitoriale, in ordine alla scelta della scuola (se d’ispirazione “religiosa” o “laica”) presso cui iscrivere i figli, deve essere risolto in considerazione dell’esigenza di tutelare il preminente interesse dei minori a una crescita sana ed equilibrata, e importa una valutazione di fatto, non sindacabile

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Affidamento etero-familiare in presenza di una situazione pregiudizievoleper i minori derivante dall’elevata conflittualità tra i genitori -Cassazionecivile sez. I, 09/05/2024, n.12717.

Va confermato l’affidamento etero-familiare dei minori in presenza di una situazione di elevata conflittualità tra i genitori, i quali non hanno raggiunto un atteggiamento consapevole volto al perseguimento del superiore interesse dei figli. Ciò al fine di assicurare ai minori stessi una maggiore stabilità e di offrire ai genitori un’occasione di acquisire maggiore consapevolezza del

Affidamento etero-familiare in presenza di una situazione pregiudizievoleper i minori derivante dall’elevata conflittualità tra i genitori -Cassazionecivile sez. I, 09/05/2024, n.12717. Leggi tutto »

Scelta della scuola, prevale la volontà del minore

Scelta della scuola, prevale la volontà del minore – Cassazione civile sez. I, 16/05/2024, n.13570 Il contrasto insorto tra genitori legalmente separati, entrambi esercenti la responsabilità genitoriale, in ordine alla scelta della scuola (se d’ispirazione “religiosa” o “laica”) presso cui iscrivere i figli, deve essere risolto in considerazione dell’esigenza di tutelare il preminente interesse dei

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